Adriano La Femina: "Pronto a bloccare Sanremo e denunciare la Rai. Il Festival è degli italiani!"Lasua battaglia approderà in Tribunale?I punti chiave del ricorso per i cantautori "invisibili".
Napoli, 14 giugno 2025 – La battaglia di Adriano La Femina per un Sanremo più inclusivo si inasprisce. Il professore, geografo e cantautore napoletano, già noto per la sua proposta artistica e la richiesta di riesame dei requisiti di partecipazione al Festival (dove la sua canzone "Vedo meno i tuoi difetti" è attesa per il 2026), alza il tiro e minaccia azioni legali contro la Rai.
La Femina ha inviato una PEC ai vertici Rai, al Ministero della Cultura e al Garante per l'Informazione e l'Editoria, chiedendo risposte chiare sui criteri di selezione che, a suo dire, escludono ingiustamente artisti maturi e indipendenti. "Forse non hanno il coraggio di rispondere," ha dichiarato La Femina con tono fermo, "e quindi credo saranno interpellati dai giudici se accetteranno la mia denuncia sociale in nome di cantautori italiani esclusi perché non sono sul mercato."
L'accusa di La Femina è chiara: il Festival di Sanremo, in quanto servizio pubblico, dovrebbe rappresentare la diversità artistica italiana e non cedere alle logiche delle multinazionali estere o del mero mercato discografico. "La mia sfida è per loro e per le nuove generazioni," continua La Femina. "Siamo un popolo di cantautori che si stanno perdendo non perché non ci sono, ma perché non hanno spazio."
La sua protesta non si limita alla denuncia formale. Adriano La Femina si dice pronto a gesti eclatanti per far valere i diritti degli artisti indipendenti. "Sono pronto a bloccare il Festival e avvertire le autorità. La Rai è di tutti, il Festival è degli italiani e non delle multinazionali estere." Una dichiarazione che preannuncia tempi tesi per la prossima edizione del Festival di Sanremo, con la vicenda che potrebbe presto spostarsi dalle aule Rai a quelle dei tribunali.
La sfida di Adriano La Femina contro i criteri di selezione del Festival di Sanremo entra in una nuova, decisiva fase. Il geografo, docente e cantautore di 41 anni, deciso a rompere quello che definisce un "muro" che esclude gli artisti indipendenti e maturi, si prepara a presentare un ricorso legale formale. L'obiettivo è contestare le logiche attuali del Festival, che a suo dire penalizzano una vasta categoria di talenti italiani.
A chi si rivolge la richiesta: il Tribunale Amministrativo Regionale
Adriano La Femina, attraverso il suo legale, intende rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), probabilmente quello del Lazio (sede di Roma). Questa è la via più appropriata poiché il contenzioso riguarda l'operato della RAI – Radiotelevisione Italiana S.p.A., un ente di servizio pubblico che, pur collaborando con altre entità come il Comune di Sanremo, è il principale attore nella definizione dei regolamenti del Festival. La richiesta sarà indirizzata anche al Comune di Sanremo e, indirettamente, alla Commissione Artistica le cui decisioni sono alla base delle esclusioni contestate.
I punti chiave del ricorso: discriminazione e servizio pubblico
Il ricorso mira a impugnare specifici aspetti del Regolamento del Festival, in particolare quei criteri che, pur non menzionando esplicitamente l'età per la sezione "Big" o equivalente, di fatto escluderebbero artisti con un percorso più maturo e non allineati alle major discografiche.
La Femina contesterà la presunta violazione di principi fondamentali come la parità di trattamento, la non discriminazione (anche basata sull'età o sulla tipologia di artista), la trasparenza e la ragionevolezza dei criteri di selezione. Si solleverà anche la questione dell'eccesso di potere da parte degli organizzatori, qualora le decisioni appaiano sproporzionate o non giustificate.
L'obiettivo primario non è solo la sua ammissione personale, ma una "denuncia sociale" più ampia: "La mia sfida è per tutti quei cantautori italiani che si stanno perdendo perché non hanno spazio. La Rai è di tutti, il Festival è degli italiani e non delle multinazionali estere," ha ribadito La Femina.
La richiesta di "bloccare il Festival": una mossa audace
La Femina non esclude la richiesta di un provvedimento cautelare al TAR, che potrebbe teoricamente portare alla sospensione dell'efficacia del regolamento o addirittura dell'organizzazione del Festival stesso. Questa è una mossa legale estremamente difficile da ottenere per un evento di tale portata, ma evidenzia la determinazione del cantautore. Per un tale provvedimento, il giudice dovrebbe ravvisare un fondamento molto solido nella richiesta (il cosiddetto fumus boni iuris) e un pericolo imminente di danno grave e irreparabile (periculum in mora).
Una battaglia per i cantautori "invisibili"
Al di là dell'esito legale, la mossa di Adriano La Femina accende un faro su un dibattito cruciale: il ruolo del Festival di Sanremo come servizio pubblico e la sua capacità di essere realmente inclusivo. La sua battaglia mira a dare voce a tutti quei cantautori che, pur producendo musica di qualità e con un forte messaggio, faticano a trovare spazio in un mercato sempre più dominato dalle logiche commerciali.
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